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Monti di Mola

Sui Monti di Mola
la mattina presto
un’asina dal mantello chiaro pascolava
sui Monti di Mola
la mattina presto
un giovane bruno e aitante
stava tagliando i rami
e gli occhi s’incontrarono
mentre cercavano l’acqua
e l’acqua sgocciolò dai musi
insieme alle bave
e l’asina aveva gli occhi
color del mare
e a lui dalle narici usciva
il Maestrale
e lei ragliava incantata
lui le rispondeva pronunciando male

Oh bella mia
l’asina luna
la bella mia
cuscino di lana
Oh bella mia
bianca fortuna
Oh bello mio
mi bruci gli occhi
il mio bello
carnevale di baci
oh bello mio
mi cuci il cuore
Amore grande
di prima volta
l’ape si succhia tutto il miele
di questo mirto
amore bambino
di tutte le ora di muschio
il battacchio
di questo cuore
Ma nulla su può fare nulla
in Gallura
che non lo vengano a sapere
in un’ora
e sul posto un brutta vecchia
nascosta tra le frasche
piangendo e guardando
diceva fra sé con le bave alla bocca
Beata lei
mamma mia che bell’uomo
beata lei
giovane e bruno
beata lei
io muoio sola
beata lei
me lo ricordo bene
beata lei
più di una volta
beata lei
vecchiaia storta
Amore grande
di prima volta
l’ape si succhia tutto il miele
di questo mirto
amore bambino
di tutte le ore di muschio
il battacchio
di questo cuore
Il paese intero s’agghindò
per il matrimonio
lo stesso parroco entrò
nel suo vestito
ma non riuscirono a sposarsi
l’asina e l’uomo
perché dai documenti risultarono
cugini primi
e lei ragliava incantata
lui le rispondeva parlando male